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Libri e libertà

I libri – i classici, i romanzi, i saggi, i manuali per la scuola, i volumi per le università – sono stati vettori di sviluppo e di diffusione della cultura del nostro Paese.

È anche una storia di libertà. Libertà che vuol dire anche confronto, dialogo, apertura di orizzonti. Sappiamo tutti che in latino liber-libro e liber-uomo libero sono due etimi differenti: da un lato, l’interno della corteccia degli alberi su cui scriveva, dall’altro la condizione di libertà. Ma l’identità del suono trasmette una suggestione davvero molto grande: avvicina i libri alla libertà.

È una storia anche di crescita civile. I libri sono stati un presidio per la difesa della libertà e dei diritti. La storia del nostro Paese, dal Risorgimento alla costruzione dell’unità, alla Resistenza, alla Repubblica non è immaginabile senza il contributo dello sviluppo culturale che libri hanno arrecato al nostro Paese.

Dall’Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia in occasione del 150° anniversario dell’Associazione Italiana Editori, 11 settembre 2019 (fonte: Quirinale | Testo del discorso).